<p><em>Il mio vicino Totoro</em>, <em>La citt&agrave; incantata</em>, <em>La storia della principessa splendente</em> sono alcuni dei film targati <strong>Studio Ghibli</strong> che hanno definitivamente portato l&rsquo;animazione giapponese al successo internazionale. Sinonimo di eccellenza tecnica, lo Studio Ghibli &egrave; artefice di un&rsquo;<strong>idea di cinema incantata e meravigliosa</strong>, grazie alle sue narrazioni struggenti che uniscono arte e botteghino, scrittura e immagine, realizzate con cura maniacale e attenzione a colore, linea, dettagli. I suoi fondatori sono due &ldquo;giganti&rdquo; dell&#39;animazione, <strong>Hayao Miyazaki</strong> e <strong>Isao Takahata</strong>. I due registi e animatori iniziano a influenzare il mondo dell&#39;animazione ben prima di girare i loro successi. Partecipano infatti alla produzione di <em>Heidi</em>, <em>Anna dai capelli rossi</em> e <em>Lupin III</em> a fine anni Settanta, serie che avranno un enorme successo in Italia negli <strong>anni Ottanta</strong>, quando arrivano da noi insieme alla prima opera personale di Miyazaki, la serie <em>Conan il ragazzo del futuro</em>, in cui sono gi&agrave; presenti tutti gli aspetti principali della sua poetica, come l&#39;ecologia, l&#39;avversione per la tecnologia e il fascino per le civilt&agrave; perdute e misteriose. Nel 1982 il regista collabora poi con lo Studio Pagot per la serie<em> Il fiuto di Sherlock Holmes</em>, coprodotta dalla Rai, esperienza durante la quale nascer&agrave; l&#39;amicizia con <strong>Marco Pagot</strong>, che omagger&agrave; dando il suo nome al protagonista di <em>Porco Rosso</em>. Il 1984 &egrave; l&#39;anno di <em>Nausica&auml; della Valle del vento</em>, lungometraggio diretto da Miyazaki e prodotto da Takahata, primo tassello di quello che negli anni seguenti diventer&agrave; lo <strong>Studio Ghibli</strong>, luogo di nascita di capolavori come <em>Laputa &ndash; Castello nel cielo</em> (1986), <em>Il mio vicino Totoro</em> (1988), <em>Una tomba per le lucciole</em> (1988) e molti altri. <strong>Sabato 24 giugno alle ore 17.30</strong>&nbsp;in occasione della mostra <a target="_blank" href="http://www.museowow.it/wow/it/anni-ottanta-in-mostra/">Ottanta Nostalgia</a> gli esperti di cinema d&#39;animazione <strong>Enrico Azzano</strong> e <a target="_blank" href="http://www.fumettologica.it/author/andra-fontana/"><strong>Andrea Fontana</strong></a> racconteranno proprio questa storia, che noi in Italia abbiamo iniziato a scoprire negli anni Ottanta. I due sono gli autori del saggio <em>Studio Ghibli. L&#39;animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata</em> (Bietti), volume che raccoglie l&rsquo;<strong>intera storia dello Studio</strong>, dalle celebrate pellicole dei due fondatori agli esordi dei possibili eredi, con il contributo di alcuni dei pi&ugrave; importanti fumettisti, artisti e critici italiani. A dialogare con loro dell&#39;importanza dell&#39;opera di Miyazaki e Takahata per l&#39;immaginario dei trenta/quarantenni italiani ci sar&agrave; <a target="_blank" href="http://claudioacciari.blogspot.it/"><strong>Claudio Acciari</strong></a>, autore di <em>Meka Chan</em> (Bao Publishing), fumetto ispirato alle serie di robottoni giapponesi, e grande appassionato dei film dello Studio Ghibli.</p>

Il cinema di Hayao Miyazaki

I capolavori del grande regista

24 giugno 2017

Il mio vicino Totoro, La città incantata, La storia della principessa splendente sono alcuni dei film targati Studio Ghibli che hanno definitivamente portato l’animazione giapponese al successo internazionale. Sinonimo di eccellenza tecnica, lo Studio Ghibli è artefice di un’idea di cinema incantata e meravigliosa, grazie alle sue narrazioni struggenti che uniscono arte e botteghino, scrittura e immagine, realizzate con cura maniacale e attenzione a colore, linea, dettagli. I suoi fondatori sono due “giganti” dell'animazione, Hayao Miyazaki e Isao Takahata. I due registi e animatori iniziano a influenzare il mondo dell'animazione ben prima di girare i loro successi. Partecipano infatti alla produzione di Heidi, Anna dai capelli rossi e Lupin III a fine anni Settanta, serie che avranno un enorme successo in Italia negli anni Ottanta, quando arrivano da noi insieme alla prima opera personale di Miyazaki, la serie Conan il ragazzo del futuro, in cui sono già presenti tutti gli aspetti principali della sua poetica, come l'ecologia, l'avversione per la tecnologia e il fascino per le civiltà perdute e misteriose. Nel 1982 il regista collabora poi con lo Studio Pagot per la serie Il fiuto di Sherlock Holmes, coprodotta dalla Rai, esperienza durante la quale nascerà l'amicizia con Marco Pagot, che omaggerà dando il suo nome al protagonista di Porco Rosso. Il 1984 è l'anno di Nausicaä della Valle del vento, lungometraggio diretto da Miyazaki e prodotto da Takahata, primo tassello di quello che negli anni seguenti diventerà lo Studio Ghibli, luogo di nascita di capolavori come Laputa – Castello nel cielo (1986), Il mio vicino Totoro (1988), Una tomba per le lucciole (1988) e molti altri. Sabato 24 giugno alle ore 17.30 in occasione della mostra Ottanta Nostalgia gli esperti di cinema d'animazione Enrico Azzano e Andrea Fontana racconteranno proprio questa storia, che noi in Italia abbiamo iniziato a scoprire negli anni Ottanta. I due sono gli autori del saggio Studio Ghibli. L'animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata (Bietti), volume che raccoglie l’intera storia dello Studio, dalle celebrate pellicole dei due fondatori agli esordi dei possibili eredi, con il contributo di alcuni dei più importanti fumettisti, artisti e critici italiani. A dialogare con loro dell'importanza dell'opera di Miyazaki e Takahata per l'immaginario dei trenta/quarantenni italiani ci sarà Claudio Acciari, autore di Meka Chan (Bao Publishing), fumetto ispirato alle serie di robottoni giapponesi, e grande appassionato dei film dello Studio Ghibli.

Il mio vicino Totoro, La città incantata, La storia della principessa splendente sono alcuni dei film targati Studio Ghibli che hanno definitivamente portato l’animazione giapponese al successo internazionale. Sinonimo di eccellenza tecnica, lo Studio Ghibli è artefice di un’idea di cinema incantata e meravigliosa, grazie alle sue narrazioni struggenti che uniscono arte e botteghino, scrittura e immagine, realizzate con cura maniacale e attenzione a colore, linea, dettagli. I suoi fondatori sono due “giganti” dell'animazione, Hayao Miyazaki e Isao Takahata. I due registi e animatori iniziano a influenzare il mondo dell'animazione ben prima di girare i loro successi. Partecipano infatti alla produzione di Heidi, Anna dai capelli rossi e Lupin III a fine anni Settanta, serie che avranno un enorme successo in Italia negli anni Ottanta, quando arrivano da noi insieme alla prima opera personale di Miyazaki, la serie Conan il ragazzo del futuro, in cui sono già presenti tutti gli aspetti principali della sua poetica, come l'ecologia, l'avversione per la tecnologia e il fascino per le civiltà perdute e misteriose. Nel 1982 il regista collabora poi con lo Studio Pagot per la serie Il fiuto di Sherlock Holmes, coprodotta dalla Rai, esperienza durante la quale nascerà l'amicizia con Marco Pagot, che omaggerà dando il suo nome al protagonista di Porco Rosso. Il 1984 è l'anno di Nausicaä della Valle del vento, lungometraggio diretto da Miyazaki e prodotto da Takahata, primo tassello di quello che negli anni seguenti diventerà lo Studio Ghibli, luogo di nascita di capolavori come Laputa – Castello nel cielo (1986), Il mio vicino Totoro (1988), Una tomba per le lucciole (1988) e molti altri. Sabato 24 giugno alle ore 17.

30 in occasione della mostra Ottanta Nostalgia gli esperti di cinema d'animazione Enrico Azzano e Andrea Fontana racconteranno proprio questa storia, che noi in Italia abbiamo iniziato a scoprire negli anni Ottanta. I due sono gli autori del saggio Studio Ghibli. L'animazione utopica e meravigliosa di Miyazaki e Takahata (Bietti), volume che raccoglie l’intera storia dello Studio, dalle celebrate pellicole dei due fondatori agli esordi dei possibili eredi, con il contributo di alcuni dei più importanti fumettisti, artisti e critici italiani. A dialogare con loro dell'importanza dell'opera di Miyazaki e Takahata per l'immaginario dei trenta/quarantenni italiani ci sarà Claudio Acciari, autore di Meka Chan (Bao Publishing), fumetto ispirato alle serie di robottoni giapponesi, e grande appassionato dei film dello Studio Ghibli.

ore 17.30

Ingresso libero all’incontro – Ingresso alla mostra 3/5 €

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